" Il futuro ci tormenta, il passato ci insegna , è per questo che ci sfugge. "
" La censura ha tutto ciò, mi sembra una mostruosità, una cosa peggiore di un omicidio. L'attacco contro il pensiero è un crimine contro l'anima. "
terrorismo e fanatismo contro la libertà d'espressione
je suit charlie
La Tour Eiffel si spegne. Il simbolo più famoso di Parigi si 'veste a lutto in solidarietà con le vittime. Alle 20, la Tour Eiffel spegne tutte le luci; dall'altra parte della città, a Place de la Republique, per la seconda sera di seguito, la gente si radunerà per omaggiare le persone uccise nell'attentato e ribadire il diritto alla libertà d'espressione.
Il bilancio della strage: 12 morti. Tra le 12 vittime ci sono anche le figure emblematiche del giornale: il direttore Charb, lo "storico" vignattista Cabu e i vignettisti George Wolinski, 80 anni, e "Tignous" Bernard Verlhac, 58 anni. Le altre vittime sono: Bernard Maris, 68 anni, economista, titolare della rubrica "Oncle Bernard"; Philippe Honoré, detto Honoré, 73 anni, disegnatore; Michel Renaud, fondatore del festival Rendez-vous du carnet de voyage a Clermont-Ferrand; Franck Brinsolaro, 49 anni, poliziotto che si occupava della sicurezza di Charb; Ahmed Merabet, 42 anni, poliziotto; Mustapha Ourrad, correttore di bozze; Frédéric Boisseau, portiere; Elsa Cayat, psicanalista e cronista. Altre undici persone sono rimaste ferite, di cui quattro erano ieri in condizioni molto gravi.
Lutto nazionale. Giovedì di lutto nazionale in Francia, e bandiere a mezz'asta per tre giorni. Alle 12 un momento di raccoglimento in tutti i servizi pubblici. I giornali e i siti web d'informazione sono listati a lutto, e vicino alla testata riportano la scritta "Je suis Charlie".
Hollande: «Sono i nostri eroi». Nei pochi minuti del suo discorso, mercoledì sera, il presidente François Hollande ha detto: "La nostra migliore arma è l'unità. Nulla può dividerci". Ha poi lanciato un invito ai francesi: "Riuniamoci. La libertà sarà più forte della barbarie, riunitevi: questa deve essere la nostra risposta di fronte a questa prova. Vinceremo, niente potrà farci cadere". Ha sottolineato che tutte le forze di sicurezza saranno dispiegate dovunque sarà necessario e poi ricordato le vittime dell'attacco. "Disegnatori di grande talento, cronisti coraggiosi sono morti", ha detto invitando a "difendere nel loro nome questo messaggio di libertà. Questi uomini, queste donne sono morti per l'idea che avevano della Francia, e cioè per la libertà. Oggi sono i nostri eroi".
Raduni di solidarietà. Decine di migliaia di persone sono scese in piazza mercoledì sera in tutta la Francia, da Parigi a Grenoble, da Nizza a Toulouse. In oltre 5mila si sono radunati in Place de la République a Parigi, per la manifestazione convocata dal sindacato dei giornalisti, conin mano penne levate al cielo, simbolo della libertà di espressione.Manifestazioni a Lione, dove sono scesein piazza almeno 10mila persone, Grenoble, Nizza, Marsiglia,Bordeaux e Toulouse. Migliaia di persone, attraverso i socialnetwork, si stanno dando appuntamento anche in altre cittàeuropee per dar vita a marce pacifiche in favore della libertàdi stampa. Per giovedì alle 17 il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha invitato "tutti i repubblicani" a marciare in silenzio.